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Vite dissociate


di Giancarlo Grassi



Non sapevo ancora il tuo nome
quel giorno
(e nemmeno nei sogni hai voluto che sapessi)
per questo dei sette mari ho scelto
il più lontano
(sempre cieco poi al passo della sabbia)

Ora io aleggio un altro cielo
(e me ne chiedo la ragione)
gli occhi sparsi a cercare i tuoi
e le mie ali, al non capire la tua assenza
volano spirali senza meta
e contro l’aria che si oscura lontano
si profila l’ultima luce che si spegne



[11/07/2007]

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