parole...
di
alessandro maria jetti
...che lievi al tocco come elitre
si posano sul tuo viso stanche
ne tergono quelle poche stille
forzate al nascere di ansie e di pensieri,
parole di conforto, parole aperte
a riversar nell'animo concerte
ogni sincerità scevra d'ogni dubbio,
parole
che possano lenir la sofferenza!
...e parole dure, come un macigno
legate per l'abisso di speranze
e destinate ne' nostri anfratti oscure
a rimanere, dannate in que' fondali
dove la nostra pena ci conserva
senza alternative di riemergere,
senza trovarvi nemmeno un po' di pace.
[ da: "notturno, ore tre" ]
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