Già leggevo la sera nei tuoi occhi
Era il tempo delle acacie in fiore
vestivi i giorni con le tue canzoni.
S’andava con le cicale a sperperar le ore
e gli alberi a ferire di lettere allacciate.
Ma oggi non ritrovo il viso tuo
nel mulinello delle foglie e il tronco
sbiadisce di pioggia i nostri nomi.
Il tempo morde i ricordi pizzicando
sulle corde del vento la tua melodia.
Chiudo le imposte per non ascoltare
l’anima mia rinnego e sono pietra
ma quando il giorno muore
mi modella il dolore come tenera creta.
[27/09/2002]
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