Home




Dammi del miele, se ne hai



Come una volta i marinai, vecchi di sale
      il cuore teso a vela
      sento arrivare da nord il fortunale
      -mai nome fu così poco appropriato-
      impietoso sui punti di sutura
      vecchi di ore, serpi a rubar l’anima

Eppure resto io oltre la scorza, mai arresa
      sempre uguale, mentre lo specchio
      disastrosamente smentisce
      ché il vomere -dallo sterno al costato-
      ha rivoltato di nervi intere zolle
      ripudiando radici di gramigna

E ancora resto io dietro la scorza
      e in silenzio canto e sottoscrivo
      un manifesto di rivoluzione





[03/10/2011]