Senza timone
in questo mare inverso
vago solingo
ma per convinzione
e non mi sono mai sentito perso
in bilico tra i sensi e la ragione
Non ho lasciato tracce per tornare
nè sugheri, nè fili come Arianna
proseguo
senza indietro mai guardare
in piedi su una zattera di canna
legata con le corde d'amarezza
e rughe che han trovato la saggezza
Proseguo
e non mi curo della pioggia
del vento che mi sferza e mi confonde
la vela
la sua tronfia pancia sfoggia
e me ne vado a spasso in mezzo all'onde
Per cavalcarle
non occorre frusta
nemmeno devo stringerle col morso
con occhi acuti e la manovra giusta
danziamo insieme in un futuro scorso
Quell'orizzonte
che paréa lontano
adesso corre incontro e par che abbracci
sento il destino ormai nella mia mano
che s'apre
verso un tocco
senza lacci
Tutto m'appare chiaro per incanto
con l'emozione che mi prende in gola
mentre la notte scende col suo manto
la più lucente Stella
brilla sola